Dipartimento di Italian Design Institute
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ICMA: una storia scritta su carta

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L’intervista a Marco Nigrelli, General Manager dell’azienda partner di Finance&Business

Tutte le grandi storie si scrivono sulla carta. E non poteva essere altrimenti per ICMA, storica azienda specializzata nella produzione di carte creative, personalizzabili e sostenibili, tra le più prestigiose in Italia.

Siamo agli inizi degli anni ’30 quando Matilde Carcano, una delle prime donne imprenditrici italiane, fonda a Mandello del Lario I.C.M.A., Industria Carte Metallizzate ed Affini, dando inizio a una lunga storia imprenditoriale tutta al femminile.

Se i primi lavori dell’azienda sono nobilitazioni e goffratura della carta stagnola, presto si passa alla patinatura e goffratura di carte e cartoncini per la creazione di prodotti destinati al mercato della cartotecnica e legatoria. Inizia un percorso di ricerca creativa e tecnica, che presto permetterà all’azienda di dare vita a prodotti eleganti e di qualità. 

L’innovazione sarà sempre la parola chiave usata da ICMA che, nel corso degli anni, non ha smesso di rinnovarsi e specializzarsi, avendo sempre uno sguardo all’etica di una produzione che continua a essere rispettosa dei valori di equità, parità e sostenibilità. Tanto da ricevere nell’ottobre 2020 la “Mela d’Oro” conferita dalla Fondazione Bellisario nell’ambito del premio Women Value Company-Intesa Sanpaolo dedicato alle piccole e medie aziende che si sono distinte nel campo della parità di genere, sia con politiche e strategie di sviluppo e promozione delle carriere femminili, sia con azioni innovative ed efficaci di welfare aziendale.

Non solo: l’Istituto Italiano Imballaggio assegna a ICMA il premio Best Packaging Quality Design per “Second Life”, progetto di economia circolare, nato dalla collaborazione tra Icma, L’Oréal Italia e Maggioni Type.

Nel 2021 Icma ottiene anche il Workplace Condition Assessment (WCA) Achievement Award e, nello stesso anno, a Luxe Pack Monaco  vince il premio “Luxe Pack in Green” nella categoria “Corporate Social Responsibility Approach”.

Creare bellezza attraverso l’innovazione, trasformando la carta in modo etico e sostenibile è da sempre la visione di un’azienda di famiglia che oggi rappresenta in Italia un’eccellenza.

Ed è con grande orgoglio che Finance&Business annuncia la sua partnership con questa grande realtà italiana, che sarà presente nel master in Master in Fashion Luxury Management con un intervento che sarà di certo molto apprezzato dagli allievi.

Abbiamo incontrato per l’occasione Marco Nigrelli, general manager di ICMA, che ci ha raccontato di più sull’azienda, conducendoci in un affascinante viaggio all’interno della poesia, dell’unicità e del pregio della carta.

ICMA è un’azienda che ha alle spalle una lunga e solida storia imprenditoriale che va avanti da quasi un secolo e che, sin dai primi anni, ha dato voce anche e soprattutto a professionalità tutte al femminile. Ma come è nata, esattamente? Qual è la storia di ICMA e quali sono gli ingredienti e i principi che, negli anni, l’hanno resa la grande realtà che è ancora oggi?

Nasce dall’intuizione e dall’impegno di una delle prime donne imprenditrici italiane, Matilde Carcano, l’azienda ICMA a Mandello del Lario. Era il maggio 1933, un periodo in cui le donne non erano ammesse in alcuni settori della produzione industriale. E’ quello l’inizio di una lunga storia imprenditoriale tutta al femminile (l’azienda è passata di madre in figlia ed è oggi alla quarta generazione) che ha contribuito allo sviluppo economico del territorio lariano. Matilde Carcano scommette su un possibile concreto e vigoroso sviluppo del mercato del packaging. I primi lavori dell’azienda sono nobilitazioni e goffratura della carta stagnola (prodotta dall’azienda Carcano) ma presto si passa alla patinatura e goffratura di carte e cartoncini. La ricerca creativa e tecnica permette di dare vita a prodotti eleganti e di qualità e resta elemento imprescindibile della produzione ICMA che è diventata negli anni punto di riferimento per chi cerca prodotti innovativi ed ecosostenibili, dalla Brianza celebre in tutto il mondo per il design e la sartorialità tipica del Made in Italy.

La vostra è una realtà italiana assai dinamica e in continua crescita. In che modo ICMA si rapporta e confronta con il mercato internazionale? In che modo questo confronto si è evoluto nel tempo?

ICMA ha clienti in tutto il mondo. I suoi prodotti sono unici e nascono da una continua ricerca di confronto con il cliente. Questo ha permesso nel tempo di fidelizzare i grandi brand internazionali del lusso e con loro di attivare scambi sempre più numerosi con circa 27 Paesi. Un processo che si è evoluto nel tempo ma che si basa sullo stesso principio: l’ascolto delle esigenze specifiche di ogni cliente, la qualità Made in Italy, la capacità di indirizzare la nostra ricerca creativa e tecnica verso una produzione personalizzata capace di soddisfare i clienti più diversi. 

ICMA è un’azienda da anni molto attenta alla sostenibilità e all’ambiente, sin da quando tali questioni non erano ancora una priorità invocata ormai in quasi tutti i settori. Ma come e quando è nata questa volontà e questa attenzione da parte dell’azienda? Quali sono state le ragioni che l’hanno spinta verso una direzione green?

L’attenzione per il contesto ambientale unico in cui Icma opera (tra le montagne e il lago di Como) è da sempre parte delle scelte dell’azienda e così gli investimenti per ridurre l’impatto ambientale vengono da lontano. Questo ha da sempre significato preservare il paese in cui viviamo e nel quale crescono i nostri figli.

Negli ultimi anni l’azienda ha indirizzato in via prioritaria i suoi investimenti verso iniziative volte a ridurre il proprio impatto ambientale, seguendo logiche economiche e in un’ottica di responsabilità che induce ad applicare criteri di sostenibilità a tutta la vita dell’azienda, dai prodotti ai processi fino alla manutenzione dello stesso stabilimento aziendale. Alcuni esempi di iniziative portate avanti di recente nella direzione della sostenibilità ambientale:

La collezione di carte 100% riciclate Kind

La collezione Kind è composta da carte 100% riciclate, certificate FSC Recycled Credit, prodotte senza cloro e sbiancanti ottici e, nel caso delle carte con retro avana e nero, senza disinchiostranti. Il processo di produzione delle carte Kind è integrato.

Una facciata che purifica l’aria

ICMA ha ristrutturato la facciata principale dello stabilimento utilizzando una particolare vernice che ha la capacità di eliminare gas di scarico, sostanze chimiche, cattivi odori e batteri tramite un processo di fotocatalisi attivato dal sole. Come avere adottato un bosco di 500 mq, con alberi ad alto fusto, in grado di ripulire in un anno lo smog causato da circa 16 mila automobili (Euro 6) all’anno (circa 23 Kg/anno).

Il pack Icma 100% riciclabile e riciclato

Le confezioni dei prodotti Icma sono state studiate per essere 100% riciclabili, evitando quindi l’uso di materiali plastificati. Dove possibile il pack istituzionale Icma è realizzato in materiale 100% riciclato.

La foresta Laetitia

ICMA ha aderito al programma Treedom (https://www.treedom.net/it/), grazie al quale è stata creata in Camerun la foresta Laetitia, composta da oltre 400 alberi di Cacao e Avocado. Con questo progetto ICMA contribuisce alla riduzione globale di CO₂, alla protezione della biodiversità e a combattere l’erosione del suolo. Gli alberi della foresta Laetitia assorbiranno un totale di 40,63 t di CO2, complessivamente nei primi 10 anni di vita.

Cosa ha comportato, nel corso degli anni, l’attenzione particolare che ICMA ha nei confronti dell’ambiente? E quali sono le certificazioni che l’azienda ha ottenuto e che danno ancora maggior lustro ai suoi già pregevoli prodotti?

Le scelte fatte negli ultimi anni hanno portato nel 2019 all’avvio del processo per la certificazione BCorp®, ottenuta a maggio 2020. Icma è la prima azienda europea nel mondo della carta e del cartone a ottenere lo status di B Corp® e a far parte quindi di quel movimento globale di imprese che hanno scelto di impegnarsi volontariamente in un percorso di miglioramento continuo in relazione all’impatto ambientale, al benessere dei propri dipendenti, al ruolo attivo nella comunità, mantenendo la propria natura di organizzazione che persegue obiettivi economici.

Un’ultima domanda: lei terrà un importante seminario per Finance&Business Academy. Di cosa parlerà, esattamente? Cosa desidera trasmettere con il suo intervento?

Porterò al seminario la storia e il presente di ICMA, piccola impresa rappresentativa del tessuto imprenditoriale del Paese, che collabora quotidianamente con le maison del lusso e che con le forti innovazioni tecnologici e di prodotto è riuscita a conquistare una nicchia di mercato di prestigio, “rivestendo” i regali di Papi e capi di Stato.

Mi soffermerò sulla descrizione di uno dei servizi che offriamo oggi ai clienti, ‘Rinascimento’, studiato su misura per la singola azienda cliente. Quello che rende unica questa iniziativa di economia circolare è la corrispondenza quasi totale tra macero e carta riciclata prodotta, un processo produttivo integrato che si traduce in minori consumi di acqua, energia, emissioni di CO₂ e che si caratterizza per l’assenza di sbiancanti ottici e disinchiostranti.

La prima applicazione di questo servizio è stata premiata dall’Istituto Italiano Imballaggio nell’ottobre 2020 con il “Best Packaging Quality Design”: il progetto “Second Life”, nato dalla collaborazione con L’Oréal Italia e Maggioni Type, prevede di trasformare gli scarti cellulosici (come imballi, cataloghi, espositori) di L’Oréal in carte creative, 100% riciclate, utilizzate per i progetti di packaging promozionale della stessa azienda. 

Un esempio di come pensiamo si debba fare impresa oggi, un passo del percorso che stiamo portando avanti e in cui crediamo molto: un’azienda può portare valore alla comunità a 360 gradi.

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