Si parla tanto oggi di finanza sostenibile, un concetto che nasce dalla necessità di creare valore nel lungo periodo, indirizzando i capitali verso attività che non solo generino un plusvalore economico, ma siano al contempo utili alla società e non impattino negativamente sull’ambiente.
Il ruolo della finanza nei sistemi economici globali ha subito un profondo mutamento negli ultimi tempi, influenzando radicalmente la vita delle persone.
L’industria finanziaria, raggiungendo dimensioni imponenti, condiziona ogni aspetto della nostra quotidianità e, di fronte a questa realtà, sono emersi strumenti specifici volti ad analizzare la responsabilità degli investimenti, contrastando fenomeni come la speculazione incontrollata, l’eccessiva propensione al rischio e la corruzione. Questo contesto ha dato origine alla finanza sostenibile.
La crescente importanza della finanza sostenibile si riflette nella necessità di fornire ai mercati maggiori informazioni sulle implicazioni finanziarie dei rischi climatici, basate su dati ed evidenze scientifiche.
La finanza sostenibile non è solo una tendenza, ma una necessità per garantire uno sviluppo economico equo e duraturo. La sua integrazione nei sistemi finanziari globali rappresenta una delle risposte più efficaci ai grandi problemi del nostro tempo, offrendo un futuro più sostenibile per tutti.
Ma cosa si intende esattamente per Finanza sostenibile?
La finanza sostenibile applica i principi dello sviluppo sostenibile all’attività finanziaria, con l’obiettivo di creare valore nel lungo periodo. Questo approccio combina le esigenze economiche con le responsabilità ambientali e sociali, imponendo alle aziende una gestione trasparente e responsabile.
Un concetto che è ormai acquisito e imprescindibile per le imprese che cercano di raccogliere capitali sul mercato, dove vengono valutate non solo per i loro risultati finanziari, ma anche per l’impatto ambientale e sociale delle loro attività.
Gli investimenti? Meglio se sostenibili
Negli ultimi anni, la finanza sostenibile ha registrato una crescita significativa a livello mondiale. Aumentano sia le masse gestite secondo strategie di investimento sostenibile e responsabile, sia il numero di operatori che integrano i criteri ESG (Environmental, Social, Governance) nelle loro decisioni di investimento. Secondo la Global Sustainable Investment Alliance, all’inizio del 2018 i capitali investiti a livello globale secondo le strategie SRI (Sustainable and Responsible Investment) ammontavano a 30,7 mila miliardi di dollari, con una crescita del 34% in due anni. L’Europa rappresenta il 46% del mercato SRI globale, seguita dagli Stati Uniti con il 39%.
Criteri e obiettivi della finanza sostenibile
Gli investimenti SRI mirano a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo. Questi investimenti si basano su tre punti-chiave:
- Generazione di rendimento: gli investimenti devono produrre un rendimento positivo per l’investitore.
- Orientamento al medio-lungo periodo: le strategie di investimento devono essere pianificate su un orizzonte temporale esteso.
- Integrazione dei criteri ESG: la selezione dei titoli deve considerare aspetti ambientali, sociali e di governance.
Il Futuro della Finanza Sostenibile
La formazione adeguata dei consulenti finanziari, assicurativi e previdenziali è essenziale per guidare i clienti nella comprensione e nell’adozione delle pratiche ESG. Questa evoluzione del mercato rappresenta un’opportunità per i professionisti del settore di reinventarsi e affrontare con proattività le sfide della finanza sostenibile.