Dipartimento di Italian Design Institute
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Design esperienziale per il patrimonio culturale e per i musei

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Nell’era digitale, le tecnologie della conoscenza offrono opportunità senza precedenti per la conservazione, lo studio e la comunicazione del patrimonio culturale. Queste tecnologie consentono la creazione di nuovi contenuti culturali attraverso forme contemporanee di condivisione e disseminazione, promuovendo un’ampia accessibilità e coinvolgimento sociale. 

La learning society, come descritta da Stiglitz e Greenwald, rappresenta un’evoluzione in cui il sapere e la conoscenza diventano capitale fondamentale per lo sviluppo economico e sociale. Questo paradigma è ulteriormente sviluppato da Donald Schon, che vede l’apprendimento, la riflessione e il cambiamento come elementi chiave per la creatività e la trasformazione sociale.

Le tecnologie della conoscenza e il design esperienziale offrono nuove possibilità per la valorizzazione del patrimonio culturale. Numerosi progetti museali rappresentano un esempio significativo di come l’innovazione tecnologica possa essere utilizzata per promuovere la partecipazione civica e la consapevolezza culturale. Questo approccio non solo preserva la memoria storica, ma crea anche nuove opportunità per l’apprendimento e lo sviluppo sociale, rendendo il patrimonio culturale accessibile e significativo per le future generazioni.

Diffondere parte del patrimonio perduto attraverso un sistema immersivo e interattivo, utilizzando il visual storytelling per coinvolgere il pubblico e promuovere una maggiore consapevolezza della necessità di ricostruzione rappresenta una delle strategie vincenti di molte realtà e contenitori di arte e cultura.

Design esperienziale: trasformare il valore della cultura

Il design esperienziale gioca un ruolo cruciale nel trasformare e rigenerare il valore del patrimonio culturale, proponendo un sistema di mediazione tra il contesto territoriale e la comunità. Questo approccio non si limita alla progettazione dell’esperienza di fruizione dei beni culturali, ma introduce una visione sistemica e condivisa del patrimonio in tutte le sue forme, utilizzando tecnologie immersive e interattive per enfatizzare il valore esperienziale.

I musei, per compiere la loro missione educativa, devono andare oltre la dimensione tangibile per comunicare e condividere il patrimonio in maniera coinvolgente, per consentire nuove forme di apprendimento attivo e partecipato.

La fruizione multisensoriale e interattiva delle collezioni museali, attraverso l’utilizzo di infografiche e tecnologie 3D, migliora l’esperienza convenzionale e l’apprendimento.

La cultura esce dalla sua dimensione standardizzata di fruizione per entrare in una dimensione più dinamica, narrativa, empatica e partecipativa, in cui l’utente non è un semplice fruitore o osservatore ma un protagonista di un’esperienza culturale unica e irripetibile e, per questo, maggiormente educativa.

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